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Come tutelare il proprio sito internet quale opera creativa


Nell'era in cui esistiamo solo se pubblichiamo, Il sito internet (insieme ai social network) è divenuto il centro nevralgico delle nostre attività. In tale scenario i siti sono il biglietto da visita di un libero professionista e/o di una società: rispecchiano l'identità e la mission di un progetto. I titolari, pertanto, non dovrebbero limitarsi a comprare contenuti standardizzati ma costruire e valorizzare una struttura, oggetto e immagini personalizzati. Quando ciò accade, non ci troviamo solamente davanti ad un sito internet riconoscibile dal pubblico con un ritorno di immagine ed economico per l'azienda ma ci troviamo davanti ad un sito internet può aspirare altresì ad ottenere una'adeguata tutela legale per merito degli elementi originali e creativi da cui è costituito.


Più nello specifico, un sito internet può essere tutelato attraverso i seguenti strumenti:


  1. REGISTRAZIONE DEL DISEGNO INDUSTRIALE. Il disegno industriale è una privativa che protegge l'aspetto di un prodotto, al quale è intrinsecamente collegato. Per prodotto si intende qualsiasi oggetto industriale o artigianale, compresi gli imballaggi, i simboli grafici e i caratteri. Trattando degli elementi di cui è composto un sito internet, possono essere registrati quali disegni industriali il layout, le immagini, la particolare disposizione dei contenuti e persino i colori che lo contraddistinguono che, verosimilmente, sono altresì i colori di bandiera del brand.

 

  1. REGISTRAZIONE DEL SOFTWARE di cui si detengono i diritti. Il software è a tutti gli effetti considerato un’opera dell’ingegno secondo la Legge sul diritto d’autore e, come tale, può essere tutelato presso il Registro Pubblico dei Software di SIAE.


    Fermo restando che il diritto d’autore nasce automaticamente con la creazione dell’Opera e quindi, nel caso di specie, del Software, la registrazione presso SIAE è lo strumento che consente di provarne la titolarità davanti a terzi in caso di eventuale violazione.


    E' necessario prestare particolare attenzione all'oggetto della tutela che si concretizza nella forma del codice (intesa quale linguaggio di programmazione/linguaggio macchina) e, dunque, ad essere tutelato è il modo in cui è scritto un determinato programma, come se fosse un'opera letteraria. Questo comporta che l’impiego di un linguaggio di programmazione differente che esegue la medesima funzione non concretizza una violazione del diritto d'autore.

 

  1. REGISTRAZIONE DEL SOFTWARE QUALE BREVETTO. Il limite di tutela descritto al punto precedente può essere superato con il deposito di un brevetto per invenzione, laddove è possibile. Attraverso la registrazione del brevetto è possibile vietare a terzi di produrre il software che svolge le stesse funzioni, qualsiasi sia il linguaggio utilizzato.


    Tale particolare privativa, conosciuta quale “computer implemented invention”, non è facilmente applicabile poiché i software possono aspirare ad ottenere la tutela brevettuale esclusivamente qualora riescano ad apportare una soluzione tecnica ulteriore rispetto alla normale interazione del software stesso con i dispositivi hardware. Resta, dunque, una protezione forte ma residuale.

 

Al di là della tipologia di protezione più adeguata al caso di specie, è opportuno proteggere le caratteristiche di un sito internet per numerosi motivi, tra cui:

  • attribuirgli ulteriore valore commerciale in caso di licenze/cessioni e in generale di accordi contrattuali con terze parti;

  • proteggerlo più facilmente da contraffazioni e concorrenza sleale;

  • accedere ad agevolazioni dedicate alle imprese che investono in P.I., tra cui, a titolo esemplificativo, si ricordano le misure previste dal Patent Box.

 

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Maria Paola Pinna

      Avvocato

 

 

Contatti:

Profilo Instagram: @emmepi_iplaw

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