





- "Giulia ciao, vorrei partire dalle tue origini. Sei Sarda e provieni da una famiglia di artigiani e artisti. Raccontaci com’era la Giulia da piccola e quanto le tue radici continuano ad influenzarti."
" ....Si, sono sarda, per la precisione di Pula un paesino turistico sul mare che si trova a 30 km da Cagliari. Custodisco i miei ricordi con immenso amore.
Ricordo la mia infanzia come il periodo più interessante e intenso della mia vita fatto di emozioni fortissime, di luoghi che amo alla follia e sopratutto lo ricordo come un periodo fatto di famiglia. Sono figlia unica, ero una bambina un po’ tra le nuvole dicevano. Mi piaceva ascoltare i discorsi dei grandi, ascoltare le storie degli anziani che mi raccontavano sempre di quando erano piccoli, inventare e costruire mondi e sopratutto disegnare tantissimo.
Attorno a me vivevano i miei cugini ma sentivo anche molto la necessità di stare sola con me stessa a fare cose che mi inventavo. Su questo sono cambiata poco. Mio padre mi costruiva un sacco di giocattoli con il sughero (lui lavorava il sughero e profumava di sughero). La mia prima scrivania l’ha costruita lui. Passavo tantissime ore a disegnare su quella scrivania. La conservo ancora gelosamente e non ho mai avuto il coraggio di regalarla a nessuno nemmeno adesso che sono cresciuta.
Sono molto legata alla bambina che ero, alla bambina che ho dentro, e cerco come posso di prendermene cura ricordandomi delle cose che mi facevano stare bene da piccola. Prendermi cura della parte più pura di me (quando ci riesco), mi aiuta a stare bene da adulta. Lavorare con l’arte è un modo di coltivare la purezza, l’entusiasmo, la curiosità, il gioco, tutte caratteristiche molto presenti nei bambini che in qualche modo ti aiutano a non perdere quella “scintilla” vitale. Di conseguenza sono assolutamente influenzata da tutto ciò che mi riporta all’infanzia. La mia terra, le mie tradizioni e la sensibilità estetica che mi è stata tramandata grazie all’attività della mia famiglia, sono sicuramente sempre molto presenti in tutto quello che faccio. Sono molto fortunata ad amare i miei ricordi di bambina. Purtroppo non è così per tutti." - Tratto dall'intervista di Claudia Gatti per MyClah




"Alcuni temi ricorrenti nella mia pittura sono gli animali, gli elementi della natura e da un po’ di tempo mi sono concentrata sulle Donne.
Gli animali perché oltre la loro bellezza e varietà, mi incuriosiscono nelle dinamiche comportamentali. Il fatto che comunichino sopratutto attraverso il linguaggio del corpo, li rende delle creature estremamente espressive… mi affascina la loro spontaneità, la libertà nel seguire l’istinto e la verità.
La natura perché è inevitabilmente il nostro habitat, la nostra vera casa che ci riconnette con la parte più profonda di noi stessi. Dovremmo imparare a riconoscerla, a rispettarla e ad esserne grati.
Le donne perché amo la femminilità e disegno quello in cui mi riconosco" . Come ho dichiarato nell'intervista per Glamour Russia
Mi piace anche giocare con i temi per creare immaginari onirici.
Altre volte penso che il tema sia solo un pretesto per esprimere un concetto attraverso il modo di formare l'opera, trasformando lo stile nell'opera stessa.

