COSA STA SUCCEDENDO TRA META E SIAE?
LA SOCIETA ITALIANA AUTORI ED EDITORI è una collecting society ovvero un organismo di gestione collettiva – che fino a qualche anno fa dominava monopolisticamente il mercato italiano – e che si occupa della gestione e intermediazione del diritto d’autore.
In altre parole, chi intende utilizzare musica coperta da diritto d’autore deve essere autorizzato da SIAE a seguito di pagamento di un corrispettivo che verrà redistribuito ai titolari dei diritti.
Questo vale anche per la musica utilizzata nelle piattaforme social, come INSTAGRAM e FACEBOOK, dove i video e reel possono essere accompagnati da musica coperta da diritto d’autore
Fino ad ora la policy di META, per stessa dichiarazione della società, è stata incoraggiare l’utilizzo della musica assicurando d’altra parte il rispetto del diritto d’autore attraverso accordi che stringe con le società che si occupano di gestirne i diritti, tra cui appunto SIAE.
Tuttavia, ieri, 15 marzo 2023, META ha annunciato che la trattativa in corso con SIAE è saltata. Le due società non hanno trovato un nuovo accordo di licenza per l’utilizzo dei brani musicali, pertanto, i brani che fanno del repertorio SIAE saranno rimossi o silenziati dai reel e storie di INSTAGRAM e FACEBOOK e non potranno essere utilizzati su nuovi contenuti.
SIAE ribatte che META chiede di accettare una proposta unilaterale prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio. Tale posizione, secondo la Società Italiana Autori ed Editori, non consentirebbe di raggiungere un accordo equo e sarebbe in violazione di quanto disposto dalla Direttiva Europea “Copyright”.
La rimozione riguarderebbe solo i brani gestiti da SIAE quindi non tutto il repertorio di musica coperto da diritto d’autore. Tuttavia, i brani rimossi saranno numerosi se consideriamo che La SIAE conta ancora la maggior parte degli iscritti tra autori ed editori italiani – ed esteri che abbiano affidato a SIAE la gestione dei loro diritti d’autore in Italia - seppur altre società di gestione dei diritti come SOUNDREEF siano in costante crescita.
In attesa che le parti raggiungano un accordo che soddisfi entrambe, non possiamo non tener conto dei soggetti danneggiati che saranno, in primis:
l’INDUSTRIA DISCOGRAFICA Italiana che trova nei social una fondamentale cassa di risonanza e diffusione della musica degli autori con conseguente pagamento di royalties che, in tale situazione, andranno perse.
I CONTENT CREATORS che si vedono mutilare i contenuti già pubblicati, che diventano MUTI – non solo nella parte relativa alla MUSICA ma anche nella parte relativa alle PAROLE – perdendo di significato rispetto ad una idea creativa originaria, frutto del proprio ingegno, di investimenti e, laddove presenti, di accordi commerciali con terze parti, con danno, tra gli altri, alla propria identità professionale.
Auspichiamo tutti che la trattativa venga riaperta immediatamente e si giunta ad una soluzione che tuteli tutti i soggetti coinvolti.
Maria Paola Pinna
Avvocato
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