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PERCHE SANREMO è SANREMO: I Plagi in ambito musicale



È iniziata la settantatreesima edizione del festival più popolare in Italia. Nella sua storia si contano oltre 200 canzoni accusate di plagio. Tra le vicende più famose mi piace ricordare:


ØDOMENICO MODUGNO CON IL SUO “NEL BLU DIPINTO DI BLU” accusato di plagio da Antonio De Marco. Vicenda terminata poi con la vittoria di Modugno nelle sedi giudiziarie.


ØNEK con la sua “LAURA NON C’è”. Accusato di plagio da Gianni Bella. Vicenda terminata con la vittoria di Nek


ØAl bano Carrisi che accusò di plagio Micheal Jackson. Questa resta, a mio avviso, una delle più avvincenti battaglie giudiziarie in tema di plagio musicale anche se nata in territorio non sanremese.


La vicenda vede Al bano citare in giudizio Micheal Jackson con l’accusa che “Will you be there” fosse un plagio de “I cigni di Balaka” della coppia Al Bano & Romina.


La causa durò nove anni con partecipazioni famose, tra cui quella dei maestri Ennio Morricone e Nicola Piovani chiamati per analizzare le somiglianze tra i brani in oggetto. Il primo grado di giudizio decretò il plagio poiché le due canzoni avevano 37 note di seguito identiche nel ritornello. Sentenza che non venne tuttavia confermata in appello.


Al di là dei casi di costume citati, il plagio è, secondo la legge sul diritto d’autore, l’appropriazione, parziale o totale, della paternità di un’opera dell’ingegno altrui.


Non è semplice individuare un plagio, tant’è che neppure la giurisprudenza è unanime:


1) Secondo alcuni orientamenti il plagio si identifica con l’ascolto comparativo tra i brani

2) Secondo altri è necessario considerare il legame creativo tra autore ed opera


Generalmente, per quanto riguarda la musica leggera, nel giudizio per individuare un plagio si considerano i seguenti parametri:


1) L’opera che si ritiene plagiata deve avere carattere creativo. Tale requisito potrà forse sembrare scontato ma la tutela della legge sul diritto d’autore si applica a testo e/o musica di canzoni, opere liriche, opere drammatiche che posseggano un minimo di creatività. In altre parole, non vi può essere plagio di un’opera non creativa.


2) L’analisi della linea melodica è fondamentale in quanto elemento distintivo e creativo della canzone.


3) Insieme alla melodia vanno analizzati anche il ritmo, l’armonia e il timbro.


4) Ed infine il ritornello. Si osserva con più attenzione la somiglianza del ritornello che della strofa poiché più distintivo nella musica leggera.


Ricordate, inoltre, che la legge distingue il plagio dalla contraffazione in quanto se con il plagio ci si appropria della paternità di un’opera, con la contraffazione si sfrutta economicamente un’opera altrui senza il consenso dell’autore. Un esempio di forma di contraffazione è la pirateria musicale.


Individuare e provare l’effettivo plagio di un’opera musicale non è dunque cosa semplice. A maggior ragione è consigliabile adottare gli opportuni strumenti di tutela al fine di costituire quante più prove legali a vostro favore, ovvero come, a titolo esemplificativo, tutelare il testo della canzone presso SIAE o presso apposite società di registrazione con data certa. Ciò al fine di creare un attestato di paternità della canzone attribuendo giorno e ora certificati ufficialmente.


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Maria Paola Pinna

Avvocato



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